Prendere i pidocchi è sinonimo di carenza di igiene personale?

Quante volte i bambini si sono sentiti dire che se non si lavavano i capelli rischiavano di prendersi i pidocchi? Oppure di stare lontani da quel bambino in particolare perché non si lavava molto ed era a rischio pidocchi?

Al contrario di quello che la maggior parte delle persone pensa, però, i pidocchi non si prendono per mancanza di igiene.

I pidocchi vengono dallo sporco?

Assolutamente no: dire che chi ha i pidocchi è sporco o non si lava è soltanto una leggenda metropolitana dura a morire.

I pidocchi sono parassiti che si annidano nel cuoio capelluto perché per loro è un luogo ideale grazie alla temperatura che varia dai 36° ai 37°: un ambiente sul quale possono incubare e proliferare.

La presenza dei pidocchi, però, non è dovuta a scarsa igiene personale: chiunque può prendere i pidocchi e lavarsi continuamente la testa non previene il contagio. Anzi, i pidocchi sembrano preferire le teste pulite perché, a quanto pare, il capello sporco impedisce al parassita di aderirvi.

Si consiglia quindi di lavare i capelli dei bambini al massimo due volte la settimana e, in quelle occasioni, di controllare sempre bene con un pettine a denti stretti che non ci siano uova o parassiti.

Un altro mito da sfatare, oltre a quello della carenza di igiene, riguarda la lunghezza dei capelli: i pidocchi si attaccano sia ai capelli lunghi che ai capelli corti (anche di pochi millimetri). L’unica testa che non interessa ai pidocchi è quella completamente senza capelli. Ma questo non vuol dire che bisogna rasare a zero le teste dei bambini!

Pidocchi e scarsa igiene personale: una leggenda da sfatare 

Abbiamo assodato che infestazione da pidocchi e scarsa igiene non hanno nulla in comune e non sono sinonimi. Quindi la domanda è: come si prendono i pidocchi?

I pidocchi non discriminano, non hanno preferenze riguardo l’età o il sesso: possono infestare chiunque e infatti colpiscono bambini e adulti, maschi e femmine. 

Per loro l’importante è trovare una testa umana in cui abitare e prolificare. Ricordiamo infatti che sono parassiti solo degli esseri umani e non si possono prendere dagli animali né trasmetterli a loro.

Eppure è indubbio che i più colpiti dal problema dei pidocchi siano i bambini. Ma questo avviene soltanto perché i bambini sono più portati a mettere in atto quei comportamenti sbagliati che incentivano il contagio.

Come si attaccano i pidocchi?

Questi sgradevoli parassiti si diffondono principalmente attraverso il contatto diretto testa a testa. Basta che i capelli di due persone si tocchino perché i pidocchi possano facilmente migrare da una testa all’altra. 

I pidocchi si possono trasmettere anche attraverso l’uso condiviso di oggetti personali come pettini, spazzole, asciugamani, cuscini e cappelli. Ecco perché è essenziale educare i bambini a non condividere questi oggetti e, se possibile, a mantenere una certa distanza quando giocano con gli amici.

Giocando insieme, si sa, i più piccoli si abbracciano, si toccano i capelli, si scambiano berretti, pinzette e cerchietti: tutte cose da non fare. Spiegare i pidocchi ai bambini  e spiegare perché vengono i pidocchi con serenità e fermezza è importante per diminuire il rischio di contagio.

Un altro fattore che contribuisce alla diffusione dei pidocchi è la frequentazione di luoghi affollati. Scuole, campi estivi, parchi giochi e altre aree dove i bambini passano molto tempo insieme sono ambienti ideali per la trasmissione dei pidocchi. Pertanto, è importante che genitori e insegnanti siano vigili e controllino regolarmente i capelli dei bambini per individuare eventuali segni di infestazione il più presto possibile.

Quando si scopre che un bambino ha i pidocchi, è cruciale agire rapidamente per evitare che si diffondano ulteriormente. Informare subito la scuola e gli altri genitori è una misura necessaria per contenere il contagio. 

In aggiunta, è essenziale trattare non solo il bambino infestato, ma anche tutti i membri della famiglia e le persone che sono state a stretto contatto con lui o lei. Utilizzare trattamenti specifici e seguire attentamente le istruzioni è fondamentale per garantire l’eliminazione completa dei pidocchi.

Ricapitolando, una volta capito che i pidocchi non si prendono per mancanza di igiene, ecco le buone pratiche da mettere in atto per evitare di imbattersi in questi parassiti:

  • Evita il contatto diretto tra le teste;
  • Non scambiare oggetti personali come cappelli, pettini, cerchietti;
  • Spiega ai più piccoli cosa sono i pidocchi e come si contagiano;
  • Controlla regolarmente la testa dei più piccoli;
  • Agisci rapidamente, se scopri l’infestazione, con un trattamento manuale;
  • Avverti le famiglie dei compagni di scuola o degli amici, in modo che possano intervenire.

Come eliminare i pidocchi?

Per prima cosa, bisogna armarsi di tempo e pazienza. Per debellarli completamente, infatti, bisogna eliminare la parte più difficile, ovvero le fastidiose lendini, le uova del parassita: sono molto piccole e difficili da individuare senza una buona lente di ingrandimento e non vanno confuse con le pseudo-lendini.

L’eliminazione di questo molesto visitatore non è però impossibile: i centri Head Cleaners sono la soluzione migliore per liberarsene in modo facile e veloce. 

 Se, invece, decidi di affrontare il problema in casa, ricordati di prendere alcune precauzioni:

• Evita di tenere asciugamani e tessuti puliti nel bagno durante il trattamento;

• Evita di lasciare il cesto della roba da lavare all’interno della zona in cui decidi di effettuare la procedura antiparassitaria;

Lava e disinfetta molto bene il pettine per capelli che hai utilizzato per il trattamento;

• Assicurati di lavare i tessuti probabilmente contaminati da lendini ad almeno 50° per essere sicuro di evitare un’altra infestazione.

Tieni sempre la guardia alta, soprattutto se hai bambini in casa, ma ricorda che i pidocchi non derivano dalla mancanza di igiene e che, anzi, pidocchi e scarsa igiene non hanno nulla in comune.

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