Perché vengono i pidocchi?

Quando parliamo di pidocchi, in genere, ci riferiamo a quelli della testa, che prendono dimora sul cuoio capelluto degli esseri umani. In realtà, spesso dimentichiamo che esistono altre due razze di pidocchi specifici dell’uomo: quelli del pube e quelli del corpo che, fortunatamente, non si spostano dalle loro zone di origine alla testa, come anche quelli della testa non migrano su altre parti del corpo.

Banalmente, si può dire che i pidocchi vengono perché una persona è venuta a contatto con un’altra che già li ha o, più raramente, con tessuti o oggetti usati da una persona infestata. Di per sé il pidocchio della testa preferisce passare tutta la propria vita, che dura dai trenta ai sessanta giorni circa, sul cuoio capelluto dell’ospite su cui è nato, ma può accadere che, nei suoi spostamenti, si ritrovi su un’altra persona o su un cuscino, un’asciugamano o una spazzola.

Possiamo sfatare subito alcuni miti piuttosto diffusi su questi piccoli parassiti: innanzi tutto essi non sono in grado di saltare da una testa ad un’altra, ma la trasmigrazione tra persone può avvenire solo se le teste sono piuttosto vicine tra loro. Bisogna, poi, ricordare che non c’è nessuna relazione tra l’igiene personale e la comparsa dei pidocchi. Non esiste, infatti, alcuna sostanza legata alla scarsa o alla troppa pulizia della testa o, in generale, della persona che possa attrarre o allontanare questi parassiti.

D’altra parte, se un pidocchio si allontana per errore dalla testa del proprio ospite e finisce su un oggetto può sopravvivere, solitamente, due o tre giorni lontano dal calore umano che costituisce il suo habitat naturale e, anche se ci sono casi di parassiti sopravvissuti fino a dieci giorni lontano dal corpo di un ospite, non c’è pericolo di essere infestati con oggetti o tessuti usati da una persona colpita da pediculosi se è passato questo lasso di tempo.

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