È possibile prendere i pidocchi al parco giochi? Scopriamo quali sono i reali rischi di contagio e come proteggere davvero i tuoi bambini
Quando in famiglia arrivano i pidocchi, ogni luogo diventa sospetto: scuola, piscina, feste di compleanno, pigiama party… e, naturalmente, il parco giochi. Molti genitori si chiedono se sia possibile prendere i pidocchi sullo scivolo, dondolandosi sull’altalena o, semplicemente, toccando le stesse superfici che hanno toccato altri bambini.
Facciamo un po’ di chiarezza: vediamo come si trasmettono davvero i pidocchi, se si possono prendere (o no) al parco giochi e quali precauzioni hanno davvero senso per proteggere i bambini, senza ansie.
Parco giochi e pidocchi: qual è il rischio reale?
Il parco giochi in sé non è il principale responsabile del contagio dei pidocchi. I pidocchi, infatti, sopravvivono pochissimo lontano dal cuoio capelluto e hanno bisogno di condizioni precise di temperatura e umidità. Una superficie fredda e all’aperto non è l’ambiente ideale per resistere a lungo.
Il vero elemento di rischio, al parco come in qualsiasi altro posto, sono sempre i contatti tra le teste tra i bambini. Per esempio, i bambini rischiano di contrarre i pidocchi al parco giochi se:
- Si siedono tutti stretti sullo stesso gradino o sulla stessa panca, con le teste che si toccano;
- Si abbracciano o fanno dei giochi che avvicinano molto i capelli;
È più corretto, quindi, dire che sì, i bambini possono prendere i pidocchi mentre giocano con altri amichetti, anche al parco, ma non perché il parco sia sporco o infestato, bensì per le tipiche dinamiche di contatto ravvicinato che i bambini hanno quando stanno insieme. Le stesse che hanno anche a scuola, in palestra o in piscina.
Pidocchi al parco: cosa fare?
Uno dei dubbi più diffusi riguarda le superfici: scivoli, seggiolini delle altalene, dondoli e tavolini sono a rischio? Basta sedersi dove si è seduto un altro bambino per rischiare il contagio?
In realtà, i pidocchi non amano staccarsi volontariamente dal cuoio capelluto: è il loro ambiente ideale, perché abbandonarlo? Se cadono, infatti, sopravvivono poco e faticano a trovare un nuovo ospite. Il contagio attraverso le superfici è molto raro rispetto al contatto diretto testa-testa.
Questo non significa che sia impossibile in assoluto: solo, non è la modalità principale di trasmissione dei parassiti. Per questo motivo, non ha senso vivere il parco giochi come un luogo pericoloso o infetto: il vero rischio è costituito dal contatto tra le teste o dallo scambio di cappelli, felpe col cappuccio e accessori.
È inutile, quindi, vietare il parco giochi per paura dei pidocchi: ha molto più senso, invece, controllare regolarmente la testa dei bambini, soprattutto nei periodi in cui si verificano alcuni casi di pediculosi in classe.
Come evitare di prendere i pidocchi al parco giochi?
Per diminuire la possibilità di prendere i pidocchi al parco giochi, è bene mettere in pratica alcune abitudini semplici:
- Insegnare ai bambini a non scambiarsi indumenti, cappelli, elastici, sciarpe e fermagli;
- Raccogliere i capelli lunghi in code, trecce o chignon;
- Controllare regolarmente il cuoio capelluto con un pettinino per pidocchi, più spesso in caso di allarme pediculosi in classe.
In questo modo, i più piccoli possono continuare a godersi scivoli, altalene e giri in bicicletta, mentre i genitori gestiscono in modo consapevole il rischio reale.
Cosa fare in caso di sospetta pediculosi dopo il parco?
Se, dopo un pomeriggio al parco, noti i primi segnali di pediculosi (prurito insistente, irritazione, presenza di lendini) la cosa migliore è avvisare subito i genitori degli amichetti e intervenire subito con un trattamento che elimini questi sgradevoli ospiti.
Intervenire tempestivamente e avvisare le altre famiglie, infatti, è il modo più efficace per evitare che il problema si espanda, coinvolgendo l’intera famiglia e il gruppo di amici.
Cosa fare, quindi? Controlla con calma il cuoio capelluto, ciocca per ciocca, con una buona luce e un pettinino a denti fitti: ricorda di sciacquare il pettine dopo ogni passata e ripeti spesso il controllo, per eliminare le eventuali lendini sopravvissute.
Se, nonostante i tentativi a casa, i pidocchi continuano a tornare, trovi difficile rimuovere tutte le lendini, non riesci a gestire i controlli o, semplicemente, l’ansia prende il sopravvento, niente paura: puoi rivolgerti a uno dei nostri Centri sparsi per l’Italia.
Sarà il nostro staff ad occuparsi del trattamento manuale, senza prodotti chimici, mentre tu potrai rilassarti leggendo una rivista. Ti spiegherà, inoltre, le buone pratiche per diminuire la possibilità di contagio e per affrontare l’infestazione in casa (spoiler: dare fuoco alla casa per pulirla non serve).
Il parco giochi deve restare un luogo di spensieratezza per i bambini: se il sospetto di pidocchi sta trasformando un pomeriggio al parco in fonte di ansia, chiedere supporto è il modo migliore per tornare presto alla normalità, con la tranquillità di aver affrontato il problema nel modo migliore.





