Scuola: prevenzione e pregiudizi

“Non è possibile prevenire la pediculosi. Usare i prodotti antiparassitari a scopo preventivo non rende immuni dall’infestazione; si tratta di una pratica inutile e dannosa.
È possibile, comunque, mettere in atto alcune precauzioni, che sono le sole in grado di poter evitare la trasmissione dei pidocchi e ridurre il rischio di contagio. Una corretta e mirata informazione e la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti (bambini, genitori, pediatra, operatori scolastici, farmacisti) è già efficace per una prevenzione di primo livello.”

Fonte: scuolemontecassiano.gov.it

La prevenzione è esattamente questo:

  • evitare prodotti chimici che sono inutili e dannosi
  • avere un pettine specifico in acciaio di qualità professionale
  • andare a scuola con i capelli raccolti
  • fare attenzione al vestiario
  • evitare i contatti della testa
  • controllarsi tutte le sere
  • passare il pettine almeno tre volte alla settimana

Ma tutto questo è assolutamente inutile se non si crea un punto zero. Ovvero un inizio dal quale essere certi che la pediculosi sia stata completamente debellata dal quale procedere con le nuove abitudini atte a contrastare con efficacia il ripresentarsi del problema.

Il ciclo di vita dell’infestazione

Probabilmente molti genitori hanno già potuto notare che gestendo la pediculosi in casa, dopo il trattamento farmacologico tradizionale, a distanza di un arco di tempo definito che va dai 15 ai 30 giorni la parassitosi molto spesso si riattiva sulla testa trattata.
Il motivo esiste e si nasconde dietro il ciclo di vita del Pediculus humanus capitis.

Entriamo nel dettaglio

Il pidocchio ha un ciclo di vita brevissimo, parliamo di circa 4 settimane. Il record di longevità di questo insetto è di 46 giorni.
Le uova, dette lendini sono molto piccole e misurano da 0,3 a massimo 0,8 millimetri. La femmina depone circa 4/8 uova al giorno, quindi durante la sua intera vita ne deposita da un minimo di 120 a un massimo di 320.
Queste si schiudono dopo circa 8/10 giorni da cui ne esce una ninfa dall’aspetto simile all’adulto, ma più piccola e addirittura trasparente, invisibile per l’occhio umano per i primi giorni di vita.
Finché non completa la sua maturazione, ci vogliono circa altri 10 giorni, essa non può riprodursi.

Quindi parliamo di un arco di tempo che va dai 15 ai 20 giorni affinché un uovo che resiste al trattamento farmacologico possa schiudersi, svilupparsi e cominciare a riprodursi.  

È proprio quello che capita a molte mamme: pensano che i figli prendano i pidocchi tutti i mesi.
Ma la verità è che con molta probabilità non è mai stata trattata bene la pediculosi e dopo un tempo preciso si ripresenta.
Non possiamo attribuire al farmaco la colpa perché oltre al trattamento farmacologico bisognerebbe dedicare tempo alla rimozione delle lendini che il parassita deposita attaccandole al capello. I bambini non stanno fermi, si muovono continuamente, le lendini sono minuscole, il tempo è poco e il risultato carente.

È proprio di questo che vi parliamo: se si paragona il costo dello shampoo farmacologico, il tempo dedicato sulla testa del bambino e la pulizia dei vestiti e della casa, il servizio di un Centro Professionale per il trattamento della pediculosi è sicuramente conveniente.

Inoltre Head Cleaners è l’unico che garantisce al cliente di seguire il ciclo di vita del parassita: infatti le revisioni terminano nella 21^ giornata dal trattamento. Superata anche l’ultima revisione partono 30 giorni di garanzia totale e viene data la possibilità al cliente di portarsi a casa un vero pettine professionale in acciaio con il quale fare vera e continua prevenzione, partendo da una situazione sul cuoio capelluto di totale pulizia della parassitosi.

I pregiudizi che fanno da contorno

È interessante vedere come nella pagina del Ministero della Salute “Pidocchi… non perdere la testa!” si parli di un pregiudizio molto diffuso e importante da chiarire: “Altro pregiudizio è credere che i pidocchi infestino solo le persone sporche. Qualsiasi individuo può essere infestato, indipendentemente dalla sua igiene. Quando c’è un caso in famiglia tutti si dovrebbero controllare a vicenda.
L’infestazione è più frequente nelle scuole, nelle colonie, negli oratori, nelle palestre, in cui vi sono molte occasioni di contatto.” 

Lo abbiamo spiegato bene in un articoloPrendere i pidocchi è sinonimo di carenza di igiene personale?

Questa è proprio la verità. Non è una questione razziale, di igiene o di luogo. I pidocchi non fanno distinzioni.
Il fatto che le infestazioni siano più presenti nella scuola piuttosto che in contesti ludici di vario genere è dovuto al fatto che proprio in quel contesto è molto facile che vi siano dei contatti fra le teste.
Questa informazione non è solo importante per i genitori, è fondamentale da trasmettere ai nostri figli.
Un bambino che oltre al fastidio in testa deve anche difendersi dalle cattiverie che lo circondano vive una situazione mille volte più difficile: leggi l’articolo Pidocchi senza traumi.

Sono le informazioni a fare in modo che un problema possa essere gestito bene o male e l’obiettivo di un Centro Professionale per il trattamento della pediculosi è anche questo: informare le famiglie ed aiutarle.

La soluzione definitiva per l’eliminazione di pidocchi e lendini

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