Cerchietti, cuffie e cappellini possono trasmettere i pidocchi, se condivisi. Scopri perché e come proteggere i bambini in modo semplice e sicuro
Sapevi che i pidocchi si possono trasmettere anche attraverso accessori per capelli come fasce, cerchietti, cuffie o cappellini? Tutti questi oggetti personali, infatti, possono favorire il passaggio di questi parassiti da una testa all’altra.
Per questo motivo, è importante conoscere il modus operandi dei pidocchi e sapere come usare correttamente gli oggetti che entrano in contatto con i capelli.
La regola d’oro da tenere sempre presente? Evitare di scambiarseli!
C’è davvero il rischio di scambiarsi i pidocchi attraverso cerchietti e cappelli?
La risposta è sì: la trasmissione più comune è da testa a testa, ma può avvenire anche attraverso lo scambio di oggetti personali. Tra questi troviamo:
- Cerchietti;
- Cappellini;
- Fasce per capelli;
- Cuffie.
Se questi oggetti vengono condivisi tra persone diverse in un breve arco di tempo, come succede anche condividendo caschi da bicicletta e da moto, il rischio di trasmissione dei pidocchi aumenta.
Pidocchi sugli accessori: quanto sopravvivono?
I pidocchi adulti possono sopravvivere fino a 48 ore su superfici come tessuti, plastica o gomma. Le uova (lendini), invece, fino a 10 giorni, ma hanno bisogno del calore corporeo per schiudersi.
Questo significa che un accessorio per capelli usato da più persone nello stesso giorno può rappresentare un veicolo di contagio della pediculosi, soprattutto tra bambini e ragazzi a scuola, al campo estivo o durante i momenti di gioco.
Anche una semplice fascia condivisa può facilitare il passaggio dei pidocchi, se utilizzata da più persone a distanza di poche ore (magari dalle bambine che giocano alla parrucchiera).
Come prevenire la trasmissione dei pidocchi tramite cerchietti e cuffie?
Per ridurre al minimo il rischio di trasmissione indiretta dei pidocchi attraverso cerchietti e cuffie, è bene:
- Non condividere oggetti personali come spazzole, cerchietti, fasce, cuffie e cappelli;
- Controllare regolarmente la testa dei bambini, specialmente dietro le orecchie e sulla nuca (i pidocchi amano annidarsi in queste zone);
- Informare i più piccoli: spiegare in modo semplice cos’è la pediculosi e perché è importante non scambiarsi gli accessori;
Quindi: sì ai giochi insieme, no allo scambio di oggetti personali. A ognuno il suo!
Cosa fare in caso di infestazione
Nonostante tutte le accortezze, vedi i tuoi bambini grattarsi la testa e temi che ci sia un’infestazione in corso? Niente paura: la cosa migliore da fare è agire subito!
Controlla attentamente la testa dei bambini con una buona luce e un pettine a denti fitti: vedi dei puntini bianchi simili alla forfora? Potrebbe trattarsi delle lendini, le uova di pidocchio che danno vita a nuovi esemplari. Prova a prenderle tra pollice e indice: se non si muovono, sono probabilmente lendini.
A questo punto, hai due strade davanti a te:
- Effettuare un trattamento casalingo (ma ricorda di seguire scrupolosamente le istruzioni e di ripeterlo);
- Venire in uno dei Centri Head Cleaners: ci occuperemo noi del trattamento, rimuovendo pidocchi e lendini manualmente, uno per uno, senza l’uso di prodotti chimici.
Il trattamento che proponiamo è veloce e indolore: durante la seduta diamo anche ai bambini dei tablet con cui distrarsi per rendere il procedimento meno noioso.
Una volta a casa, poi, ricorda anche di:
- Lavare ad alta temperatura federe, asciugamani e tessuti venuti a contatto con i capelli;
- Igienizzare gli accessori per capelli;
- Lavare pettini e spazzole in acqua molto calda;
- Chiudere in un sacco per due settimane gli oggetti che non puoi lavare.
Gli accessori per capelli possono diventare un veicolo di trasmissione dei pidocchi se usati in comune. Con qualche attenzione in più e un po’ di informazione, però, è possibile continuare a indossarli in tutta tranquillità e diminuire le probabilità di incappare in questi fastidiosi parassiti.
