Cosa fare se un membro della famiglia ha i pidocchi?

Pidocchi in famiglia: cosa fare subito (e cosa non serve)

Cosa fare quando un membro della famiglia ha i pidocchi: come riconoscerli, trattarli e prevenire nuovi contagi con i nostri consigli

Noti che tuo figlio si gratta ripetutamente la testa, soprattutto dietro le orecchie e la nuca? A questo si aggiunge anche il temuto messaggio sulla chat di classe: “Si sono verificati casi di pediculosi”? Ok, è ufficiale: tuo figlio potrebbe aver contratto i pidocchi!

Quando si scopre che qualcuno in famiglia ha i pidocchi, è facile farsi prendere dal panico. Il primo pensiero è quasi sempre: “E adesso?”, seguito a ruota da “Cosa penserà la gente?”.

Fermati e fai un bel respiro: i pidocchi sono un fastidio, certo, ma per fortuna non sono pericolosi e, soprattutto, si possono gestire. Certo, ci vuole un sistema: ecco perché ti spieghiamo cosa fare quando un membro della famiglia ha i pidocchi.

Cosa fare in caso di pidocchi in casa?

La prima cosa è accertarsi che si tratti davvero di pediculosi e non, invece, di semplice forfora. A causa delle loro dimensioni minuscole, infatti, le uova di pidocchio possono essere scambiate per forfora.

Riconoscerle è semplice: mettiti sotto una buona luce, prendi tra pollice e indice uno di quei semini chiari che vedi vicino alla radice dei capelli e prova a tirarlo via. Se si tratta di forfora, verrà via facilmente; se, invece, rimane saldamente ancorata al capello, si tratta proprio di una lendine. È il segno che l’infestazione è in atto: la femmina di pidocchio ha deposto le sue uova sul cuoio capelluto e da quelle nasceranno i vari pidocchi. È il momento di avvisare la scuola e i contatti stretti… e di intervenire!

Cosa bisogna fare quando un membro della famiglia ha i pidocchi?

Fai un bel controllo delle teste di tutta la famiglia: nessuno, infatti, è immune dai pidocchi. Amano migrare da una testa all’altra per continuare la loro opera di infestazione e lo fanno senza farsi notare subito: i primi segnali, infatti, avvengono alcune settimane dopo il contagio.

Se hai appurato, quindi, che un membro della famiglia ha contratto i pidocchi, è bene controllare anche tutti gli altri componenti del nucleo famigliare, neonati e nonni compresi, anche se non presentano sintomi.

  • Controlla una testa per volta, con calma;
  • Usa il pettine specifico per pidocchi sui capelli bagnati o leggermente umidi;
  • Ripeti il controllo nei giorni successivi, anche per chi è risultato negativo la prima volta.

Questo passaggio è importante perché è molto frequente che in famiglia ci sia più di una persona infestata, che però non ha ancora i sintomi tipici come il prurito.

Se tratti solo il “paziente zero”, infatti, i pidocchi torneranno in circolazione in pochissimo tempo, proprio perché le lendini si schiudono a distanza di dieci giorni, quando ormai pensavi di aver risolto la situazione. Il risultato? I pidocchi ricominceranno a banchettare e a spostarsi da una testa all’altra… e rieccoti al punto di partenza.

Oltre a controllare le teste di tutta la famiglia, poi, evita anche il più possibile i giochi “testa contro testa” e non condividere accessori per capelli, cappelli, caschi, elastici, pettini o fermagli.

Pidocchi in famiglia: trattamento manuale o no? A te la scelta

Quando scopri che un membro della famiglia ha i pidocchi, puoi scegliere tra due strade: affidarti a un prodotto da banco trovato in farmacia oppure procedere con un trattamento manuale. Nel primo caso, però, rispetta scrupolosamente i tempi di posa e le istruzioni e aggiungi il controllo col pettinino a denti fitti: usare un prodotto anti-pidocchi senza rispettarne i tempi di posa, infatti, può rendere la sua azione inutile.

Evita invece del tutto i rimedi naturali della nonna, con olio, aceto o maionese: non sono efficaci contro i pidocchi e rischiano di irritare ancora di più la cute.

Se, nonostante tutti gli sforzi, i pidocchi tornano dopo poche settimane, alcuni membri della famiglia continuano a reinfettarsi, il pettine ti sembra impossibile da usare con bambini che non stanno mai fermi e la gestione a casa ti crea stress e litigi continui… chiedere aiuto non è una sconfitta. Anzi: può essere il modo più veloce ed efficace per chiudere la questione!

Puoi rivolgerti ai nostri Centri: il nostro staff saprà intervenire in modo mirato, manuale e sicuro, senza uso di pesticidi, eliminando i pidocchi e le lendini uno per uno ed effettuando due revisioni a distanza di una e poi di due settimane.

Una volta tornato a casa, però, dovrai seguire qualche accortezza. Non serve disinfettare tutta la casa da cima a fondo, perché il pidocchio vive e si riproduce praticamente solo sulla testa.

È utile, invece:

  • Lavare in lavatrice a 60° ciò che è stato a contatto con la testa: federe, asciugamani, cappelli, sciarpe…
  • Chiudere in un sacco ciò che non puoi lavare ad alta temperatura (cappellini delicati, peluche);

Non serve a nulla, invece, igienizzare tutta la casa o buttare via metà del guardaroba per paura.

Quando un membro della tua famiglia ha i pidocchi, quindi, ricorda che:

  • Non è colpa di nessuno e non c’è nulla di cui vergognarsi;
  • È bene effettuare controlli accurati e fare prevenzione;
  • Non occorre disinfettare tutta la casa;
  • Se ti senti sopraffatto, esistono professionisti pronti ad aiutarti.

Con le informazioni corrette e le giuste precauzioni, trattare i pidocchi in famiglia diventa solo un fastidio passeggero, non un incubo senza fine. E puoi tornare alla normalità con un po’ più di consapevolezza e… molta meno paura!

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